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Cuckold

Ultimo Aggiornamento: 13/10/2013 10:06
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Sesso: Femminile
13/10/2013 10:06

Definizioni standard
La tematica è quella dei rapporti di coppia nelle varie forme con cui essi vengono sviluppati dai due partners. Si parla dei tradimenti di un partner nei confronti dell'altro, con esito talvolta tragico quando la parte offesa ricorre a soluzioni estreme sotto l'impulso di gelosia, vendetta, disperazione ... o amore. Su altro piano sono gli scambi consensuali di coppia - swinging - e la condivisione voluta e cercata di un terzo partner da parte di entrambi i membri della coppia.

Cuckold - definizione

Il termine inglese cuckold, /ˈkʌkəld/ , nell'accezione comune riportata dal dizionario Merriam-Webster oppure dal Free Online Dictionary, ha il significato di "uomo sposato ad una moglie infedele" oppure di "uomo la cui moglie ha commesso adulterio".

In italiano il termine che viene subito in mente è "cornuto", consenziente o no, ma il termine ha successivamente assunto una connotazione diversa, per cui anche in italiano si preferisce utilizzare il termine inglese "cuckold" per descrivere un marito che accetta i tradimenti della moglie e, anzi, deriva piacere dalle relazioni extraconiugali di lei, alle quali talvolta è ammesso ad assistere. Il marito cuckold per definizione è monogamo; se entrambi i coniugi hanno relazioni al di fuori del vincolo matrimoniale si parla di relazione aperta o di scambismo, ma non di marito (o moglie) cuckold.

Storicamente, il cuckold è una persona sposata ad una moglie adultera, come da definizione comunemente riportata dai dizionari, ed in questa forma è una condizione vecchia almeno quanto l'istituto del matrimonio.

L'etimologia della parola cuckold deriva dal latino cuculus. L'allusione al cuculo (cuckoo) forse non è ben compresa da quanti non hanno familiarità con le abitudini di nidificazione di alcune specie di questi uccelli. La femmina di alcuni cuculi del continente Europeo depone le sue uova nel nido di altri uccelli, lasciando che ad occuparsene siano i residenti del nido. Questa tendenza parassitica ha contribuito a dare alla femmina del cuculo una reputazione allegorica di infedeltà. Da qui deriva, nell'antico francese, la parola onomatopeica cucuault per designare un marito la cui moglie è volata via per altri nidi, come la femmina del cuculo. Dalla parola francese, si è passati, attraverso l'Anglo-Normanno alla parola inglese cuckold che è stata registrata come tale la prima volta attorno all'anno 1250.
Tradizionalmente il cuckold era oggetto di scorno da parte della comunità ed era disprezzato come qualcuno che non era in grado di soddisfare gli appetiti sessuali della moglie. E' solo nell'ultimo secolo che il termine cuckold ha assunto un significato diverso.

Una descrizione del termine cuckold e del suo stile di vita, o cuckoldismo, la trovate nel sito La Gabbia, nel dizionario curato da Fulvio Brumatti.

Alcune definizioni più moderne e piccanti sono riportate nell'Urban Dictionary.

•Un marito sessualmente inadeguato che accetta che la figa di sua moglie sia esclusivamente proprietà di lei e che lei sola decida con quali uomini scopare, anche se questo significa negarsi al marito. L'unico modo per quest'ultimo di avere accesso alla figa della moglie è di ripulirla dalle eiaculazioni dei maschi che lei ha deciso di scoparsi.
•Un marito sottomesso con una moglie che decide di prendersi degli amanti maschi-alfa e attraverso i quali il piacere sessuale della moglie diventa indirettamente esperienza e piacere sessuale del marito.
•Un marito la cui moglie decide di avere degli amanti.

•Un uomo che ricava il suo piacere sessuale dal sapere che la moglie ha fatto, o sta facendo, sesso con altri uomini. Gli uomini di questo tipo sono di solito sottomessi, spesso hanno un pene piccolo, soffrono di eiaculazione precoce, godono nell'essere sessualmente umiliati e sono raramente capaci di soddisfare le proprie mogli.
•Un uomo sposato con una moglie adultera, ma l'uso corrente si estende talvolta ad includere anche le donne con mariti adulteri (in inglese cuckquean), i mariti che acconsentono alle avventure extra-coniugali delle mogli (in inglese wittols), e coppie non sposate che si trovano in situazioni analoghe.

•Una persona - all'inizio era un uomo, ma oggi può essere di entrambi i generi - che è sposata con un adultero/a. Ad esempio, durante l'amministrazione Clinton, talvolta ci si riferiva sarcasticamente alla First Lady Hillary Rodham Clinton come "The First Cuckold".
Per saperne di pù su questo stile di vita, consultate il sito www.learntocuckold.com.

Cuckold da "La Gabbia".

Con il termine cuckold, che non ha equivalenti in italiano, viene indicata una persona che prova piacere nel vedere la sua donna con un altro o comunque nel sapersi tradito.
Il cuckoldismo si può definire uno stile di vita o, nei casi più semplici, un modo di esplicitare la propria sessualità in maniera non convenzionale introducendo una terza persona nel menage coniugale o pseudo-coniugale.
Ma non trattasi di un c.d. gioco a tre come spesso accade dentro quella sfera denominata genericamente scambismo dove i partner introducono paritariamente una terza persona o un’altra coppia.
Nel cuckoldismo la terza persona, detto bull, non entra paritariamente, bensì come padrone della situazione perché la donna ha accettato di buon grado di avere rapporti sessuali con il bull ed il partner invece si trova a “subire” l’esproprio e spesso anche a dover servire l’amante della sua donna.
Il deus ex machina di questa situazione non è però il bull, come potrebbe sembrare, ma il cuckold stesso oppure la sua partner che – laddove abbia carattere dominante – obbliga l’uomo ad accettare questo tipo di rapporto.
Dunque il cuckoldismo rientra perlopiù nel BDSM. Se è pur vero che ci sono coppie che vedono in questo gioco un semplice diversivo erotico, è ben più vero che le dinamiche che si instaurano con questo gioco sono solitamente molto forti e vanno direttamente nella direzione BDSM.
L’uomo cornuto che, come detto più sopra è quasi sempre l’organizzatore, nella dinamiche degli eventi risulta sempre quello che subisce, che viene deriso dal bull, spesso anche dalla compagna che mostra di godere nelle mani del bull e spesso è anche obbligato a fungere da cameriere, servo, aiutante mentre i due scopano.
Questo canovaccio non è assolutamente fisso. Mentre alcune volte il cuckold è presente e con i risvolti di derisione qui ora detti, altre volte è assente dalla scena. Sta da altre parti a pensare a ciò che in quel momento la sua compagna fa e a ricevere forse qualche sms o telefonata dove i due lo rassicurano sulla piena riuscita dell’incontro.
Mentre il bull realizza il suo trip nella manifestazione di potenza e di dominazione, mentre la donna trova soddisfazione nel sentirsi desiderata ed al centro di una delicata vicenda, le motivazione per il cuckold sono varie e complesse. Si articolano in un desiderio di annullarsi per la propria compagna facendola sentire una regina desiderata da un uomo forte (bull è o dovrebbe essere per antonomasia un uomo forte e molto dotato. Bull = toro) ; od anche in un desiderio di profonda umiliazione così come può aversi nel dover cedere la propria donna ad un altro che anche appare più forte, più bello, più dotato; od anche in un masochismo nei confronti dell’uomo così forte da impegnare anche la presenza della compagna che viene “regalata” al dominante; od anche in una semplice obbedienza alla compagna-Padrona se è lei che ha voluto il tutto ed in questo modo esercita il suo potere nei confronti del suo uomo; od anche una bisessualità – laddove il cuckold sia presente nel letto degli amanti – che trova una articolazione fuori dai canoni usuali.
Altre ancora motivazioni più sottili che in un ventaglio di sfumature concretizzano una pratica che si sta diffondendo non poco e che spesso è oggetto di aspre critiche da parte di coloro che trovano tutto questo assurdo. Non sapendo che in fatto di sessualità è assurdo solo ciò che è fatto con violenza.
Per altre info, compreso cenni storici vedi la sezione cuckold del Blog di gabbia

Ed ancora....

Nel XX secolo è tornato in auge l’utilizzo di cuckold con significato del tutto simile a quello storico, vale a dire valido solo per il partner maschio e nei casi in cui la compagna lo tradisca deliberatamente.
Il termine ha acquisito tuttavia una nuova dimensione in quanto utilizzata all’interno di (ciò che viene definita) una sotto-cultura, per riferirsi al maschio in una coppia (sposata o meno) in cui la donna dominante prende un partner addizionale, mentre il compagno rimane a lei sottomesso e monogamo.
Generalmente ci si riferisce alla donna con il termine hotwife o sweet letteralmente -moglie calda e dolce- e all’amante con bull -toro-.
Può accadere che il cuckold o cuck assista agli amplessi della propria hotwife ma è più comune il caso in cui lei faccia altrove i “propri comodi” con il bull, aggiornando oralmente il proprio compagno dell’accaduto.
Alcune donne che praticano cuckoldismo fanno attuare sesso orale al cuckold dopo aver avuto un rapporto con l’amante: il felching, atto con cui un individuo sugge il liquido seminale che qualcun altro ha eiaculato nella vagina o nell’ano di una terza persona.
Sovente, ma non necessariamente, il cuckold può essere mantenuto in condizioni di castità permanente o saltuaria, e in questo caso ad intervalli più o meno lunghi (generalmente da qualche giorno a una settimana prima del rapporto “extraconiugale”). Ciò aumenta nel cuck il desiderio sessuale a tal punto da trovare piacere nell’immedesimarsi nell’amante e anelando anzi che questi possa provare il maggior appagamento possibile.
L’unica, o la più grande, differenza che separa nettamente l’attuale significato di cuckold da quello storico, è che il moderno cuckold non solo subisce consciamente e passivamente l’infedeltà della partner ma anzi ne gode, è volontariamente cuckold, ed è spesso lui a spingere affinché la relazione di coppia si tramuti in un rapporto cuckold.
Inoltre, non è necessario che la compagna partorisca un figlio dell’amante affinché il marito/compagno possa essere definito cuckold.
Incredibilmente il desiderio di essere traditi è una fantasia piuttosto comune.
Talvolta è solo l’esternazione di una paura dovuta alla poca autostima, potrebbe essere un’insicurezza dovuta alla propria voglia di tradire, ed essere traditi prima annullerebbe le proprie colpe; in ogni caso solo una minoranza di persone porta questo desiderio fino alla concretizzazione (in quanto solo in pochi si sentirebbero appagati realmente dall’esaudimento di questo fantasia).
Esiste una teoria per cui praticare il cuckoldismo non è come essere traditi veramente ed anzi sarebbe un modo per non venire mai traditi. Infatti tradire significa non rispettare un impegno o una promessa, deludere le aspettative; Il tradimento si presenta dunque come un evento del tutto inatteso, in seguito al quale i rapporti tra traditore e tradito e l’immagine individuale, non saranno più gli stessi, ma verranno ridefiniti in base a quell’evento.

ETIMOLOGIA
Cuckold deriverebbe dal nome cuculo, e precisamente dall'antico francese "Cocu", cui è aggiunto il suffisso peggiorativo "-ald". Il riferimento è probabilmente al fatto che questo fa in modo che altri uccelli inconsapevolmente prestino il proprio nido e le proprie cure parentali ai propri piccoli. Tale accomunanza è dovuta al fatto che spessissimo i rapporti tra il bull e la donna non sono protetti pertanto non è raro se non addirittura voluto che la donna rimanga incinta, se ciò avviene il nascituro viene poi cresciuto dalla madre e dal marito, consapevole di non esserne il padre.
Esiste anche un'altra possibile etimologia che lo lega all'italiano "cornuto": le due voci potrebbero essere collegate. L'espressione italiana "portare le corna, essere cornuti" indica il fatto che il tradito è, nel luogo comune, l'ultimo a venire a conoscenza .dell'adulterio, così come le corna sulla testa sono viste dagli altri ma non da chi le porta.

Con il termine inglese cuckold si usa indicare l'uomo che, consapevolmente e volontariamente, induce la propria partner a vivere esperienze sessuali con altri uomini, solitamente denominati bull, tori, con allusione alla funzione di monta di tali animali.

Per cuckoldismo si identifica quindi la tendenza a fare praticare al proprio partner un tradimento assecondato e concordato precedentemente. Tale fenomeno, rimasto sempre piuttosto nascosto, è aumentato con l'avvento di Internet che ha permesso un maggiore possibilità di stabilire contatti tra persone sconosciute e appassionate del genere.
Origine etimologica
Il termine cuckold usato per identificare questa pratica sessuale che si avvicina alla bigamia o poligamia, deriverebbe dal nome cuculo e il riferimento più probabile è legato al fatto che tale uccello fa in modo che altri suoi simili prestino il proprio nido e le proprie cure parentali ai propri piccoli.

A supportare questa teoria c’è anche il fatto che spesso i rapporti tra il bull e la donna non sono protetti pertanto non è raro – a volte addirittura voluto - che la donna rimanga incinta: se ciò avviene il nascituro è poi cresciuto dalla madre e dal marito, consapevole di non esserne il padre.

Un'altra possibile etimologia lega invece il termine cuckold all'italiano "cornuto": le due voci potrebbero essere collegate per assonanza, ma non vi sono particolari evidenze a supporto, solo supposizioni.
Chi comanda chi
Il soggetto che riveste il ruolo di cuckold nella coppia (nella stragrande maggioranza dei casi l’uomo), inteso come il soggetto passivo di questa relazione triangolare, può vivere tale condizione come una forma di umiliazione, il chè avvicina questo rapporto alle relazioni di dominazione/sottomissione tipiche del BDSM, oppure come una pratica di coppia in cui è lui che domina, decidendo i limiti e disciplinando le modalità

con cui il terzo partecipante può avvicinarsi e toccare il corpo della compagna.

In altri casi, tuttavia, il soggetto cuckold vive questo aspetto della sessualità come un complemento della normale relazione di coppia, stringendo a volte persino un legame di amicizia e di complicità maschile con l'abituale "terzo".
Lui, lei e l’altro...
Il cuckoldismo, quando è frutto di un accordo condiviso, spesso compensa un calo del desiderio derivato da anni di routine e quotidianità. L’uomo, infatti, riscopre la partner come desiderabile e sensuale, mentre la “traditrice” gode dell’attenzione più o meno sessuale di due uomini, traendone gratificazione ed eccitazione.

Se inizialmente tale pratica viene attuata a complemento della normale relazione sessuale di coppia, pian piano può diventare, soprattutto per l’uomo, l’unica modalità di raggiungimento dell'orgasmo. In tale circostanza sarebbe opportuno rivolgersi ad uno psicoterapeuta specialista in sessuologia clinica, che possa indicare un adeguato percorso terapeutico da seguire.
Veronica&Paolo
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